Prima colonna: viscosità a 40°C
Seconda colonna: viscosità a 100°C
Quinta colonna: coefficiente di variazione della viscosità con la temperatura. Più è basso, + l'olio è buono. Lo scopo di un olio x sospensioni è quello di mantenere la viscosità costante al variare della temperatura.
Sesta colonna: Rapporto tra il valore della prima e quello della seconda colonna: + è vicino ad 1, meglio è.
Un olio con visc. a 40° pari a circa 16 viene considerato SAE 5, anche se questa definizione è del tutto inadeguata. Analogamente, un 32 cSt sarebbe considerato SAE 10, e via così.
A questo punto, caro Giancarlo (spero di ricordare bene il nome), devi scegliere che olio vuoi mettere: di solito nelle forcelle professionali (camera aperta o chiusa, doppia o tripla regolazione) è presente una varietà di oli da circa 10 cSt a circa 16 cSt.
Suppongo che la prima cosa da fare sia capire cosa c'era dentro la forcella/ammortizzatore, poi agire di conseguenza.
Per quanto riguarda la misurazione della viscosità, con i nostri poveri mezzi sono possibili soltanto misure di viscosità relativa.
In sostanza, avendo un fluido campione (viscosità nota) si può calcolare la viscosità di un altro fluido.
La più semplice consiste nel misurare il tempo di svuotamento di un recipiente campione dotato di un forellino calibrato. Questo foro dev'essere molto piccolo, diciamo che per questi oli un buon valore potrebbe essere compreso fra 0.5 - 0.7 mm. La prevalenza massima non dovrebbe superare i 13 cm (= 0.01 bar).
In questo modo il flusso attraverso l'orifizio è decisamente laminare, e c'è proporzionalità inversa fra i tempi di svuotamento e la viscosità (devo controllare se cinematica o dinamica).