Dopo tanto tempo passato a vederlo tutto smontato è giunto il momento di fare la prova "dinamica" del Biggone, di testare e provare tutte quelle sensazioni che sono ad ora ho solo sentito narrare.
Clikka per vedere le fasi del tuning)
Occasione per il battesimo è stata il 26 giugno u.s. insieme a due vecchi amici di enduro racing Presidente e Dynax che mi hanno fatto compagnia con le loro DR 650 mod. 1996. Luogo di prova la parte iniziale del tracciato della Coast to Coast, percorso al rovescio, da Vetralla fino al mare di Tarquinia.
Partenza su tratto asfaltato per stabilire un primo contatto, visto che fino ad allora ci avevo percorso solo poche centinaia di metri. La buona sensazione di guida e dopo aver provato anche gli spazi di frenata, ci facevano decidere di entrare in off dopo pochi km. Sterrato semplice con moto racing diventa più impegnativo con più di 60 kg di moto da giudare, per non parlare della larghezza della stessa a livello gambe. Per me che sono abituato a serrare stretto il telaio capisco che dovrò cambiare atteggiamento. Così come per le pedane: l'attacco elastico non permette di avere una direzionalità secca e precisa come sulla mia Kappa, e lo spingere sulle pedane non rende l'efficacia che vorrei. Prima modifica da fare è sostituire i supporti elastici con boccole di alluminio.
Prendo confidenza anche sullo sterrato e per vedere l'effetto che fa effettuo due lunghe derapate in altrettante larghe curve. Questa volta la reazione è quella giusta riuscendo a disegnare le derapate seguendo la linea ideale che avevo in mente.
Dopo pochi km una sorpresa: lo sterzo gira a scatti e penso che i cuscinetti siano andati. Non voglio rinunciare al test, quindi proseguo nonostante lo sforzo sulle braccia diventi più duro. In quelle situazioni affronto anche tratti più ostici e grazie alla coppia ne esco fuori sempre alla grande. Una volta in marcia le dimensioni e il peso si fanno sentire sempre meno. In discesa il freno motore ti aiuta tantissimo facendoti mantenere sempre la direzionalità dell'avantreno, così come del resto il tiro del motore in salita e nel fango.
Si continua ad attraversare la Tuscia; più vado avanti e più mi pare di averla sempre guidata tanto ormai è la confidenza con il mezzo che mi porta anche ad aumentare il ritmo di marcia. Unica nota dolente per un uso più stressante, ma per una moto degli anni 90 è la regola quindi n on proprio un difetto: le sospensioni. Ammetto di essere forse troppo esigente essendo abituato a guidare moto racing, ma per il mio gusto e per l'uso che intenderò fare del Biggone, steli da 41 mm vanno sostituiti con altri maggiormente prestanti, magari upside down. Le forcelle non svergolano grazie anche alla piastra che regge il parafango basso, ma nello sconnesso veloce mostrano il loro limite. Una volta sostituite le sospensioni, almeno quella anteriori, la moto sarà veramente al top
In tempo sulla tabella di marcia arriviamo al mare e visto il caldo un bagno non ce lo vogliamo fare?
E dopo il bagno ci stanno proprio bene due spaghetti e una bella boccia di prosecco, così tanto per festeggiare il battesimo del Biggone!
Al ritorno ripercorriamo per metà il giro fatto all'andata e poi via su strada per accorciare i tempi. Una bella giornata e delle belle sensazioni che mi hanno confermato di aver fatto una bella scelta con il Big.
Non riesco a immaginare cosa proverò quando la porterò sulla sabbia nel deserto marocchino a ottobre!